Formazione 4.0
ed incentivi

Essere in grado di rinnovarsi, innovare il proprio modello di business significa saper sfruttare al massimo il potenziale di sviluppo di un’azienda. Accompagniamo, passo dopo passo, le imprese nel loro percorso di Formazione 4.0  sulle Tecnologie Abilitanti la trasformazione digitale.

Consulenza su incentivi e tecnologia abilitante, Industria 4.0

L’esperienza di Gieffe Vision nell’intercettare strumenti finanziari per la realizzazione di progetti di innovazione è in grado di sostenere la crescita dei propri clienti e seguire il loro percorso di innovazione in ogni step, dalla richiesta dei finanziamenti all’interconnessione tra macchine e gestionale.

Abbiamo lavorato con molte aziende che hanno approfittato dei vantaggi messi a disposizione del piano Nazionale Industria 4.0.

Cosa sono le tecnologie abilitanti ?

Le tecnologie abilitanti individuate sono raggruppate in 9 categorie:

  • Advanced manufacturing solution: robot collaborativi interconnessi e programmabili;
  • Additive manufacturing: uso delle stampanti 3D connesse a software di sviluppo digitali;
  • Augmented reality: realtà aumentata a supporto dei processi produttivi;
  • Simulation: simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi;
  • Horizontal/Vertical integration: integrazione dati lungo tutta la catena del valore;
  • Industrial internet: comunicazione multidirezionale tra processi produttivi e prodotti;
  • Cloud: gestione di elevate quantità di dati su sistemi aperti;
  • Cybersecurity: sicurezza durante le operazioni in rete e su sistemi aperti;
  • Big Data & Analytics: Analisi di base dati per ottimizzare prodotti e processi produttivi.

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A chi si rivolge il Bonus Formazione 4.0

Sono escluse dal beneficio in commento, invece, le “imprese in difficoltà”, così come definite dall’articolo 2, punto 18), del Regolamento UE n.651/2014.

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Transizione 4.0

Trovare informazioni che riescano a spiegare come approfittare degli incentivi messi a disposizione dal MISE (Ministero Sviluppo Economico).

L’obiettivo del Piano Nazionale Industria 4.0 è quello di incentivare le aziende che investono in beni strumentali nuovi sia materiali (macchinari) che immateriali (software) per migliorare, attraverso la digitalizzazione, i propri processi produttivi.

In sede di approvazione della legge di bilancio 2020 è stato introdotto dal 2020 uno specifico credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative. La misura del credito d’imposta spettante per gli investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative è stabilita come segue:

  • Attività di ricerca e sviluppo: 12% della base di calcolo, nel limite massimo di € 3 milioni
  • Attività di innovazione tecnologica: 6% della base di calcolo, nel limite massimo di € 1,5 milioni
  • Attività di innovazione tecnologica finalizzata a realizzare processi di produzione per innovazione digitale 4.0: 10% della base di calcolo, nel limite massimo di € 1,5 milioni
  • Attività innovative: 6% della base di calcolo, nel limite massimo di € 1,5 milioni

Anche qui sono state introdotte aliquote diversificate in base alla dimensione di impresa:

  • 50% per le piccole con un tetto massimo di 300.000 euro
  • 40% per le medie imprese con un tetto massimo di 250.000 euro
  • 30% per le grandi con un tetto di 200.000 euro per azienda.

Il superammortamento previsto dal precedente incentivo è stato sostituito da un credito d’imposta del 6% per l’acquisto di beni strumentali fino a un massimo di due milioni di euro.

Il credito d’imposta per l’acquisizione dei beni 4.0 – che sostituirebbe l’iperammortamento – ha invece due distinti scaglioni:

  • il 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • il 20% per i beni di valore compreso tra 2,5 e 10 milioni.

l collegamento in rete, in tempo reale, di macchinari e operatori umani è solo una delle opportunità offerte dall’integrazione digitale  dei processi aziendali. Facendo interagire tra loro i diversi sistemi si avrà una gestione più reattiva ed intelligente della produzione all’interno della nuova Industria 4.0

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni immateriali – software, anche se acquisiti con abbonamenti a piattaforme in cloud computing – è invece del 15% (sostituisce il maxi ammortamento del 40%). Anche in questo caso viene introdotto un limite per gli investimenti agevolati, il cui massimo è pari a 700.000 euro. La fruizione di questo incentivo è indipendente rispetto all’acquisizione di un bene materiale.

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